00 03/11/2011 23:03
ci risiamo..
ogni anno rifioriscono discussioni e polemiche su questa maratona che per molti è " la maratona". Nessuno discute il fatto che abbia delle particolarità uniche che lascino il segno in chi ha avuto la ventura di correrla, è indubbiamente un evento, ma, e sottolineo ma, un evento a pagamento. Chi può permetterselo probabilmente non pensa che il costo che comporta questa trasferta non è facilmente assorbibile dai già tirati bilanci familiari e bolla chi non vi ha mai partecipato e probabilmente non lo farà mai, come un nemico ostinato di queste manifestazioni. Ho già detto più volte, e lo ripeto che le sensazioni che accompagneranno il raggiungimento del traguardo dei 42,195 km, sono indipendenti dal luogo in cui viene raggiunto. Questo affratella chi se lo è guadagnato col suo impegno,ool suo sudore e con sacrificio.
Per onore di verità va detto che negli anni 60(dove arriva il mio ricordo personale, ma sicuramente anche molto prima, dice niente Dorando Pietri?) in Italia c'erano diverse corse su strada che erano delle classiche nazionali, ricordo
la maratona di Roma che si svolgeva sempre nel periodo di fine anno, così come si svolgeva per Santo Stefano la gara di Vallecchia (che si disputa tutt'ora). Nella nostra sede è sempre presente il manifesto della prima edizione della maratonina di fine anno datato 1970.
Gli americani non hanno inventato niente, è che loro sono abilissimi a lanciare le mode, quando vedono il profitto,in ogni campo, appropriandosi di tutti i meriti e mitizzando i loro "prodotti". Alcuni anni fa in base ad un' inchiesta svolta tra bambini e giovani statuninensi risultava che la pizza fosse un cibo originale americano!
Meditate, gente, meditate.