débacle
essendo,come tutti voi,uno sportivo vero,tendo ancora a valutare l'atleta da un punto di vista umano con tutte le forze e debolezze che ne derivano, ma quando assisto alle rappresentazioni mass-mediatiche di questi campionati,così come negli altri sport, sprofondo nell'angoscia e mi sento come quei vecchietti superati dai tempi che parlano,parlano e nessuno li ascolta.
Schwazer è anche un ragazzo simpatico e già ero a conoscenza del fatto che si allena nel centro di Da Milano a Saluzzo seguito da uno staff di tecnici, fisioterapisti,psicologi,e stamani ho sentito che c'è anche un responsabile della comunicazione.Una struttura del genere è obbligata a sfornare risultati, altrimenti non ha senso. Questi apparati esistono anche per altri atleti e comunque(come non può esserci?) una apposita struttura federale gestisce i meno noti.
Tutto questo dispiego di forze, mi pare che già alle scorse olimpiadi la delegazione di dirigenti FIDAL superasse il numero di atleti, presuppone delle medaglie o quantomeno un congruo numero di finalisti; dati alla mano,questa volta non ci ha salvato nemmeno la marcia.
Marcia, che a piedi scalzi e flagellandosi dovrebbero fare i vertici FIDAL