MARATONA DI LIVORNO

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Fulvio Civita
00martedì 28 settembre 2010 08:19
SPERIAMO NON CI SIA VENTO.........
Percorso Maratona: Via dei Pensieri (partenza)-Viale Italia-Barriera Margherita-Largo Bellavista (1° giro di boa nord)-Barriera Margherita (con passaggio dentro l'Accademia Navale)-V.le N.Sauro-Via dei Pensieri-V.le Italia-V.le Vespucci (1° giro di boa sud)-V.le Italia-Barriera Margherita-Largo Bellavista (2° giro di boa nord)-Barriera Margherita-V.le N.Sauro-Via dei Pensieri-V.le Italia-V.le Vespucci (2° giro di boa sud)-V.le Italia-Barriera Margherita-Largo Bellavista (3° giro di boa nord)-Barriera Margherita-V.le N.Sauro-Via dei Pensieri-V.le Italia-V.le Vespucci (3° giro di boa sud)-V.le Italia-Barriera Margherita-V.le N.Sauro-Via dei Pensieri-Campo Scuola (arrivo).
LINO PINABILE
00martedì 28 settembre 2010 08:29
Che palle...
ilperu
00martedì 28 settembre 2010 08:46
Che palle: concordo...
Concordo, anche se correrò solo la mezza maratona. Avrei preferito correre per le vie della città, cosa che sembra essere diventata un tabù (neanche con vivicittà siamo riusciti ad attraversarla)! In ogni caso ecco l'integrazione grafica a quanto già annunciato: www.irenico.it/irenico/mappe/maratona10/map1/map.html
ignus
00martedì 28 settembre 2010 11:12
che palle...
...eppure dovremo abituarci a questo tipo di percorsi, è l'unica maniera per avere un coinvolgimento ed una partecipazione da parte del pubblico.Si tratta anche per noi di adeguarci alla nuova mentalità e fare buon viso a cattiva sorte, del resto avete mai fatto i 10.000 in pista (25 giri) o l'ora, io che sono stato un mediocre ho percorso 40 giri e mezzo, ma mai m'è venuto in mente di dire che palle. Questo avviene quando la preparazione non è adeguata e si tira a campare per arrivare al traguardo.
Concludo dicendo che il vecchio tracciato della mezza era il più bello d'Italia.
Belinda@
00martedì 28 settembre 2010 11:40
Vero, ma...
aggiungo che se questo è il compromesso per avere un percorso davvero blindato (come promettono i Vigili Urbani) e chiuso ai maleducati, intolleranti e strombazzanti che mettono il c*** sul sedile anche per fare 200m... allora respiriamo un po' d'aria ricca di salmastro [SM=g7057]
ilperu
00martedì 28 settembre 2010 12:02
Che palle...
scusa, ma l'affermazione che 'trovare noioso un percorso' sia dovuta ad 'una preparazione non adeguata' mi sembra un po' troppo azzardata.
luciano44
00martedì 28 settembre 2010 15:23
A PROPOSITO DI PALLE
Forse sarebbe meglio averci le palle, io che non sono stato nessuno alla Maratona di Monza 1980, 4 giri all'interno del Parco tempo finale 2h42'00, fu una cosa straordinaria in quanto corsa in un paesaggio surreale per la neve caduta in precedenza; a Livorno è vita dura per gli organizzatori, vanno bene le critiche, ma qualcosa a volte va concesso; come vice presidente del Comitato Organizzatore della Maratona la scelta dei tre giri si è resa necessaria per aspirare ad un percorso il più possibile blindato, sono trenta anni che ci battiamo, e sicuramente avremmo preferito un altro percorso anche se siamo circondati e condizionati per due terzi dal mare e dalle colline. Non vorrei che piano piano fossimo costretti a cercare le gare altrove.....

P.S.: Nella Maratona siamo essenzialmente in gara contro noi stessi, la testa si alza al 42,195 km. alla ricerca del tabellone del cronometraggio elettronico per provare quella sensazione che non si può descrivere.
Belinda@
00martedì 28 settembre 2010 16:08
luciano44, 28/09/2010 15.23:

... per provare quella sensazione che non si può descrivere.



Infatti, spesso NON SI RIESCE proprio a descriverla perché... 'UN CE LA FAI PROPRIO [SM=g7040] nemmeno a gesti [SM=g7036]


la guida
00martedì 28 settembre 2010 18:49
Luciano, condivido il tuo pensiero
Per me le palle ce l'ha comunque, a prescindere, chiunque riesce a correre una maratona e ad arrivare al traguardo, costoro hanno tutta la mia ammirazione. Ho sentito da diverse persone che conosco, le quali hanno corso la New York City Marathon, descrivere la propria esperienza personale, che sia attraversando Central Park o il Queensboro Bridge e, qui da noi, in Piazza del Duomo o Piazza Santa Croce per chi ha corso la Maratona di Firenze.
Mi sono sempre chiesta a cosa o a chi pensa un podista mentre sta correndo la maratona. Magari non pensa a niente. Se al traguardo, oltre alla ricerca del tabellone, è alla ricerca di qualcuno, di una persona che non c'è più, oppure ancora da incontrare un domani, di dare un senso alla vita, oppure è alla ricerca di se stesso? Sono momenti limite, di grande sofferenza e di profonda gioia per alcuni, forse per tutti, di bellezza, solitudine e pace interiore per altri. Sempre unica e irrepetibile e soprattutto che non si potrà mai esprimere completamente con le parole.
Comunque a Livorno trovo bellissimo il tratto che si corre dentro l'Accademia Navale, è una cosa che nelle altre città non c'è e per me ci rende speciali.
La Guida
Fulvio Civita
00martedì 28 settembre 2010 21:38
TIRARE A CAMPARE???????
Senza ombra di dubbio il percorso così fatto è molto noioso e come ho sempre sentito dire la Maratona va corsa con le gambe ma anche con la testa; come ha ampiamente spiegato Luciano le difficoltà degli organizzatori dovute a limitazioni geografiche ed impedimenti comunali rendono impossibile la creazione di un percorso più vario, e così lo teniamo. Per me e per molti come me, non particolarmente DOTATI per questo tipo di competizione, ma che testardamente continuano ad allenarsi, con enormi sacrifici, per affrontare la corsa, l'unica certezza che hanno, quando vedono lo striscione del traguardo, è quella di aver portato a termine una notevole impresa sportiva accompagnata dalla speranza di aver raggiunto il risultato cronometrico prefissatosi in allenamento e non certo quello di aver TIRATO A CAMPARE!
L'unico motivo che ci fa correre è la PASSIONE.
barondj
00martedì 28 settembre 2010 22:25
CONDIVIDO A TUTTO CAMPO
..il pensiero di FULVIO. Sono comunque con gli organizzatori che fanno il possibile per la buona riuscita di questa manifestazione, ma le difficoltà non sono poche. Io tenterò di correrla e la sponsorizzerò, più di così non saprei cosa fare..
Ignus però ha ragione, i percorsi a circuito migliorano la visibilità ed aumentano la partecipazione del pubblico..(magari i parenti stretti dei maratoneti)
CMQ Fulvio non te la prendere, Ignus non è molto CHIAVATO per scrivere e tira un pò a CAMPARE! :)))))))) ;))))))))))))))))
LINO PINABILE
00martedì 28 settembre 2010 22:52
Che palle 2
Il percorso è una sconfitta per lo sport in città.Noi siamo relegati in un angolino. Bello quanto volete , ma angolino.
Io ho corso più di 30 maratone, alcune con condizioni climatiche estreme ( Innsbruck, Assisi, Firenze)ma con percorsi eterogenei.Livorno è una maratona anomala, nel percorso e nel vento ( spesso). Ciò non toglie nulla allo sforzo degli organizzatori che però, in trenta anni, non hanno inciso sulla mentalità cittadina.
ignus
00mercoledì 29 settembre 2010 00:08
tirare a campare
per me significa partire a "casaccio" per fare una qualunque gara e la maratona è quella che si presta meglio,come dicono le cifre dei partecipanti, ecco perchè molti preferiscono un percorso vario pieno di "attrattive" sperando che in questo modo la fatica sia minore ed il tempo scorra meglio.
Assolutamente diverso è il nostro caso perché pochissimi di noi si presentano al via di una maratona senza la convinzione di portarla a fondo. Convinzione che viene dalla preparazione coscenziosa, che costa sacrificio e dedizione ed è soprattutto mirata al risultato che ci prefiggiamo; possiamo sbagliare un pò i conti, ma difficilmente partiremo a 4'/km se più di 5'/km non possiamo fare, ed è questo l'opposto di "tirare a campare", possiamo correre in una tratta unica o in circuito, il nostro scopo è terminare la gara e godere della soddisfazione che ci da aver corso la MARATONA. Non capisco come possa essersi ingenerato questo dubbio,potrei dire di essere stato male interpretato, ma è probabilmente,giusta l'osservazione di Baron, che non sono chiavato per scrivere.
Gli organizzatori vanno sempre ringraziati a tutti i livelli per l'impegno che profondono e sono certissimo che fanno del loro meglio per rendere le gare belle e sicure, partecipare è il modo di dimostrarlo.
LINO PINABILE
00mercoledì 29 settembre 2010 17:52
Che pallette 3
Se le palle stanno indigeste, riduciamole. Io non ce l'ho con gli organizzatori che, in quanto tali, meriterebbero un monumento e un red carpet. Ce l'ho con la città che vive ignorantemente il podismo amatoriale e che non è mai stata veramente coinvolta nella maratona. Ce l'ho con la mentalità del livornese medio che non sposta il culo dalla macchina nemmeno a cannonate...Poi, non si dica a me dell'adattamento mentale alla monotonia dei percorsi, a me che , a volte, faccio 30 km da solo intorno al Gazometro e mi alleno dentro casa, quando malato, percorrendo migliaia di volte il tragitto dalla camera alla sala...eccetera...
fast runner
00mercoledì 29 settembre 2010 19:20
allenamenti
I 30 km intorno al gazometro sono impressionanti, ma le migliaia di ripetute dalla camera alla sala sono inarrivabili, Adriano ti ammiro e so che non potrò mai arrivare ai tuoi livelli, adesso devo scappare, vi saluto perchè ho le ripetute in salita sullo scivolo piccolo della Villa Fabbricotti, ne devo fare duecento e per recupero il giro intorno all'albero.
la guida
00mercoledì 29 settembre 2010 20:42
Bella questa
Uaahahahahahahahah!!!! [SM=g7040] [SM=g7040] [SM=g7040] [SM=g7040]
Las Guida
LINO PINABILE
00mercoledì 29 settembre 2010 21:39
La biblioteca per ragazzi
Buona idea per villa Fabbricotti. Vanno bene anche dei passaggi sprint davanti alla biblioteca dei ragazzi e uno scambio di saluti con i ragazzi equadoregni che giocano a basket la domenica mattina...
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