Di là dal fiume e tra gli alberi.
Buona giornata. Bel tempo per correre. Tutto ha funzionato perfettamente. Buon numero di partecipanti. Degna conclusione per il Trofeo Podistico Livornese che mi auguro ci sia anche il prossimo anno e nel quale , mi auguro, possiamo andare a correre numerosi e con senso agonistico.Lode a Luciano Martelli che lo organizza anche a dispetto dei santi.
Quest'anno la Corri a Salviano si è ricollegata alla vecchia Maratonina di fine anno degli Amatori Livorno. La società più vecchia per la manifestazione più vecchia. Una bella medaglia da appuntare sul petto. Non che mi interessino le tradizioni, non più di tanto, ma insomma, a volte conservare e riproporre è una buona cosa, aiuta la memoria fa sentire i vecchi giovani e i giovani partecipi di un evento. Lode dunque a Ignazio Piludu e Giusto D'Ulivo che sono riusciti, con pochi mezzi, con pochi sponsor, con pochi aiuti dagli altri ( so che sarò contestato per questa affermazione ma giuro di dire la verità solo la verità, nient'altro che la verità. Lo giuro.) , ad organizzare una delle poche manifestazioni podistiche in ambito territoriale livornese. Giusto, in particolare, è risultato di una precisione micidiale riuscendo a sviluppare anche i minimi particolari in senso positivo.Aggiungo: sono simpatici o antipatici Giusto e Ignazio? Sono persone cordiali, disponibili, professionali, consapevoli? Oppure dei loschi individui , l'ultimo padrone di una storica società, i liquidatori, i becchini dei Podisti Livornesi? Oppure una via di mezzo? Cosa ne dite delle vie di mezzo, nè carne , nè pesce?...Io credo che in questo momento siano due persone altamente affidabili che si sono sobbarcate una forte responsabilità e che hanno portato fuori dalle secche dove era finita la nostra società. Hanno governato l'intolleranza. Hanno presieduto l'emergenza. Hanno traghettato e guidato uno sbandamento parente stretto della crisi economica e sociale. Senza sbavature.. certo , non li bacerei sulla bocca ( cosa che da tempo non fanno più nemmeno le loro mogli), però sono disposto a levarmi il cappello.Infatti... non mi risulta che tutte le società livornesi siano riuscite ad organizzare manifestazioni nel corrente anno podistico. Perchè? Perchè serve spirito di sacrificio, tempo da buttare, voglia di mettersi in discussione e non sempre c'è disponibilità. Quindi, lode ai Podisti Livornesi che hanno tenuto su la baracca e grazie a tutti quelli che si sono impegnati per la riuscita della manifestazione e grazie , infine, ai 167 che hanno corso e hanno raggiunto il traguardo.
Grazie anche alla struttura che ci ha ospitato. Un posto che non mi piace. Un posto di cui farei a meno.
Noi, che siamo stati abituati a frequentare il Cral Agip prima e l'ATL dopo negli anni '90. L'AAMPS per tutto il 2000 fino a poco tempo fa. Noi che non dovevamo mai dare qualcosa in cambio, qualcosa che impegnasse il nostro nome, questa volta abbiamo accettato di fare parte di una Polisportiva. La cosa può piacere o no. Può essere riduttiva o meno. Io sono contrario. Non mi piace rappresentare un quartiere cittadino nè mi piace la scritta PD all'ingresso del Circolo.Proprio perchè sono di sinistra, posso capire l'imbarazzo di chi non lo è. Non mi piace rappresentare una parte, io mi sento parte del tutto. Però io sono uno e mi adeguo. Mi adeguo alle posizioni della maggioranza. Le combatto ma mi adeguo. Dopo riunioni. Dopo assemblee. Dopo la decisione del Consiglio. Mi auguro anche che finisca la crisi economica e con quella aumentino le nostre possibilità di scelta e la nostra autonomia. Quindi dov'è il problema? C'è una soluzione alternativa? Una piccola , miserabile, squallida soluzione alternativa ? Se c'è, siamo tutt'occhi e tutt'orecchie....e poi, non vedo rose negl'altri giardini..
Abbiamo un problema con l'organizzazione delle trasferte. Con le iscrizioni. Non siamo particolarmente solerti nè solleciti. E' una verità vera. Non siamo bravi nemmeno ad organizzare trasferte in terre lontane.Personalmente, poi, non volo, anche se dovrò decidermi a farlo se voglio andare ad Amsterdam dove abita mio figlio.Una volta avevamo Antonio Branchetti che era un buon organizzatore di gite. Innsbruck, Venezia, Roma, ecc. Maratone e turismo. Poi, il giocattolo si è rotto e ora siamo al palo. C'è qualcuno? C'è qualcuno che vuole prendere l'iniziativa e dire: " Bene, andiamo lì, oppure, andiamo là.."? Che lo faccia, che si muova , che si sbrighi. C'è qualcuno che ci sveglia? Se posso mi aggrego.
Abbiamo un problema con le cene, con le serate...insomma ci manca lo spirito di gruppo. E' vero, è verissimo. Ma la sera sono stanco; o leggo, o scrivo, o spippolo ( come voi, come voi...) e non provo nessuna soddisfazione, nessuna soddisfazione ad uscire per infilarmi in un locale anonimo a dire o ad ascoltare ovvietà podistiche . Perchè è questo che ci accomuna.L'ovvietà podistica.( Sono pronto ad essere scorticato vivo e a perdere un paio di amicizie per questa considerazione) Però.... se qualcuno, o un gruppo, trova soddisfazione, lo dica, proponga , prenoti ed io ci sarò con tutto il mio vero ( o falso) entusiasmo. Non mi portate da Rossella, però. L'unica volta che ci sono stato i miei coglioni , volando, hanno raggiunto lo zenit.
Abbiamo un problema di programmi. Di programmi tecnici. Di qualcuno che imposti, proponga, controlli, monitori, consigli, diriga, provveda ai programmi relativi a gare lunghe o corte, maratone, mezze o quant'altro. Ben vengano i programmi se qualcuno ne trova di buoni. Li adotteremo.Sono disposto anche a fare da cavia. Se non bastano quelli Ignazio. Se non bastano quelli di altri team o presunti personaggi famosi. Ma non chiedetemi di stare lì con un cronometro in mano a prendere tempi, o a fare test. Quello lo faccio a scuola. Con i bimbi. Che sono bimbi... e mi ci diverto anche a truccargli i risultati. A far vincere il tristanzuolo che è andato piano e a far perdere il borioso che è stato più veloce. Per fare alzare la testa ad uno, per farla abbassare all'altro.Personalmente sono convinto che un programma vale l'altro e che, a livello amatoriale, vale più il discorso delle sensazioni, dell'ascoltarsi. Qualcuno potrebbe obiettare: "Facile per te che non sei mai andato una sega.." Anche questo è vero e su questo non ci piove.....almeno spero che non piova a Cascina, domenica prossima.... ho una sfida con quel buodi'ulo di Brunero....
Abbiamo un problema di abbigliamento. Abbiamo perso il nostro kabulista art director, l'onorevole Oscarino ( ma domani srà tra noi) e nessuno tra gli attuali dirigenti ha la vocazione dello stilista. Lo dico senza ironia. Io non faccio testo. A volte vado a scuola con i calzini di colori diversi. Mi vesto come capita ed invidio molto i colleghi arancioni e neri quando, sull'ora del tramonto, si stagliano con la loro elegante silhouette, sui controviali marini. Invidio i colori arancio e nero. Mi donano. L'arancio con la tonalità oro è il mio colore preferito in assoluto. Mi ricorda il camino. Il caldo . L'autunno. La pubblicità dell'Oro Pilla.Quindi capisco perfettamente chi è attratto da quei colori. Sono belli.Quindi se decidiamo di spostarci tutti, ma proprio tutti, ditemelo.... non voglio rimanere indietro.... ve l'immaginate la gente: " Bada lì come sono bellini tutti con gli stessi colori, puliti, ordinati.... e quello lì invece ? Un lo vedi che ha messo il rosso col giallo e il verde e c'ha le calze bianche...de, un me le fate fa' queste brutte figure , comincio ad avere un'età...ditemelo...
Infine abbiamo un ultimo problema. Con le decisioni. Se a me piace una cosa, intendo una cosa legale, morale, che non fa male alla salute ( innocua, maledizione, come innocua è la corsa...), la faccio. Non meno il can per l'aria. La faccio. Non cerco scuse. Non ci giro intorno. Faccio ciò che devo fare, vado dove mi porta il cuore ( le gambe, in questo caso). Quindi, in fondo ma proprio in fondo, dov'è il problema?